Il Movimento Consumatori Toscana: “Altro che flash mob, servono fatti. I pendolari sono stanchi delle passerelle”
Il Movimento Consumatori Toscana esprime profondo sconcerto per l’ennesima iniziativa simbolica messa in scena dai sindaci del Valdarno: un flash mob per “solidarietà” ai pendolari, ormai esasperati da anni di disagi, ritardi, soppressioni e minacce di deviazioni sulla linea lenta.
Non ci servono flash mob. Ci servono treni. Puntuali. Affidabili. Efficienti.
Ci rivolgiamo in particolare alla Regione Toscana: basta parole, basta teatrini. Il tempo delle scenette è finito. I cittadini chiedono risposte vere e soluzioni strutturali, non selfie in stazione.
Come misura tampone, chiediamo sconti immediati e indennizzi per i pendolari, anche come riconoscimento simbolico per gli anni di disagi subiti. Ma sia chiaro: gli sconti non sono la soluzione. Non vogliamo “prezzi scontati” per un servizio scadente. Vogliamo un servizio degno di questo nome, con treni che partano e arrivino in orario, con carrozze pulite e funzionanti, con certezze — non sorprese — per chi ogni giorno si alza alle 5 del mattino per andare a lavorare.
Il Valdarno non è una periferia di serie B. Deviare i treni sulla linea lenta, congestionare ulteriormente l’A1, ignorare il diritto costituzionale alla mobilità in un momento in cui ambiente e salute pubblica sono al centro dell’agenda, significa condannare un intero territorio al declino. Più inquinamento, più stress, più malattie. Altro che solidarietà: questa è ipocrisia istituzionalizzata.
Vogliamo fatti. Vogliamo risposte. Vogliamo impegni scritti, tempi certi e investimenti reali. Subito.
Altrimenti, i flash mob teneteveli. Ai pendolari non servono le vostre sceneggiate. Servono treni.